MASSIMO TROISI, IL COMICO DEI SENTIMENTI

Esattamente 22 anni fa Massimo Troisi lasciava in punta di piedi questa terra. Scomparso il 4 giugno 1994, ad Ostia, l’attore napoletano, malato di cuore, aveva da poco concluso le riprese del suo ultimo film “Il postino”.
Il suo genio artistico, la comicità spontanea, la sua gestualità e i tanti personaggi a cui ha prestato il volto e la voce, sono oggi parte del patrimonio del cinema italiano e del popolo partenopeo, che ha partecipato con dolore alla sua prematura scomparsa e continua a tenerne viva la memoria.
Erede artistico di Eduardo de Filippo e Totò, inizia la sua carriera con La Smorfia, nel 1970, insieme a Lello Arena ed Enzo Decaro. Il trio ebbe un’inaspettata grande fortuna che permise a Troisi di debuttare al cinema con “Ricomincio da tre”, nel 1981. Fu l’inizio di una serie di successi, sia in veste di attore che come regista, con la collaborazione di Benigni, Scola e Mastroianni.
Vicino e attento alle problematiche della società italiana, e in particolar modo alla realtà napoletana, ha rappresentato nei suoi film spaccati di vita quotidiana di cui l’antieroe è il protagonista, vittima del suo tempo e specchio delle preoccupazioni delle nuove generazioni.
Massimo Troisi è stato il simbolo della Napoli che, negli ultimi decenni del ‘900, faticava ad emergere dagli stereotipi e i pregiudizi. Il sorriso allegro, la vivacità dello sguardo, l’umiltà e la semplicità di quest’uomo hanno dato vita a personaggi ancora teneramente impressi nell’immaginario collettivo: le sue battute più celebri riecheggiano nelle vie della sua San Giorgio a Cremano e in tutta Napoli, come eredità di uno straordinario e intramontabile artista.
(fonte foto: Wikipedia)
“Quando c’è l’amore c’è tutto.
No, ti sbagli, chella è ‘a salute”.Massimo Troisi